Domenico Chinosi il poeta groppallino che si mette allo specchio
Domenico Chinosi il poeta groppallino che si mette allo specchio
di Claudio Gallini
Il comprensorio di Groppallo è terra di persone speciali, lo sappiamo benissimo, la storia ce lo racconta da secoli e questo trafiletto vuole portare alla luce un groppallino a tutti noi molto noto per una delle vocazioni più belle che possano esistere sulla terra, l’insegnamento!
Domenico Chinosi di Barsi - in realtà il cognome affonda le sue radici a Predalbora di Groppallo, il paese fantasma che suo figlio Francesco ha fatto rinascere - è un insegnante di scuola elementare in pensione che, oltre a collaborare nella stesura di manuali didattici è un poeta dalla grande sensibilità.
Vogliamo portare difatti all’attenzione degli amici di Groppallo, e non, la pubblicazione edita dalla ragusana “Cultura Duemila Editrice” nel 1993, titolata “Pensieri allo Specchio”; una raccolta di venticinque poesie nate dalla delicatezza di un Chinosi allora trentaseienne, che ha consacrato questa raccolta al papà Francesco e al figlio omonimo.
Sulla quarta di copertina l’editore scrive che Domenico – assieme agli altri autori di questa collana - tenta, in parte idealmente, in parte tangibilmente, di trasformare l’esperienza poetica in un’esperienza di comunicazione umana e civile, quasi un nuovo umanesimo; in effetti Chinosi, come trapela dal titolo, si immedesima in una metafisica nudità e a “corpo scoperto”, emozionato e ispirato verosimilmente dalla prematura scomparsa del papà, fa compiere al lettore dei veri e propri voli pindarici su tematiche varie che spaziano dalla guerra, al tempo che passa inesorabilmente, al rispetto verso gli anziani, alla religione o alla vita, per indicarne solo alcune.
Grazie Domenico per questa scoperta!
Aspettiamo presto una nuova pubblicazione con tante emozionanti poesie.
Di seguito trascriviamo, col permesso dell’autore, la terza poesia che si trova in questa pubblicazione.
Il tempo
E passa silenzioso il tempo,
Passa sulla piana addormentata,
passa sull’ondeggiante bosco,
passa sulle vie della città-
E il tempo passa su di noi,
passa sulle nostre facce stanche,
passa sui nostri amori finiti,
passa sui mali del mondo.
E il tempo passa,
passa e cancella i colori,
ogni cosa sbiadisce con lui,
e il tempo passa, passa e se ne va.