Cronache del passato... Mariuccia Villa protagonista della fiera ferragostana
Cronache del passato... Mariuccia Villa protagonista della fiera ferragostana
di Claudio Gallini
Le cronache del passato ci raccontano di un Ferragosto groppallino, quello del 1960, davvero gremito riferendoci in particolare alla località di Barsi ma altresì per l’intera circoscrizione di Groppallo.
Chi era difatti a Barsi quel giorno, si ricorderà certamente una moltitudine di mezzi, soprattutto automobili e moto, ben oltre duemila, giunti da ovunque e parcheggiati un po’ dappertutto; era pertanto un alternarsi di persone che sfiorò le cinquemila unità, davvero altri numeri rispetto ai Ferragosto odierni.
Il quindici d’agosto rappresenta per Groppallo da almeno cinquecento anni la Festa dell’intera parrocchia, la solennità della patrona di tutti i groppallini, la Beata Vergine Maria Assunta la cui chiesa sul monte Castellaro è devota.
Si narra così che arrivarono a Groppallo emigrati da Parigi persino in aereo per poter presenziare alla sagra valnurese e già dal giorno precedente molti avevano preso posizione nelle proprie case collocate nella vasta frazione dell’allora Comune di Farini d’Olmo; abitazioni belle nuove fatte appositamente costruire da emigranti e “foresti” per trascorrere felici momenti spensierati nei luoghi dove spesso risiedevano, e risiedono tuttora, le loro radici.
Un giornalista di Libertà, il compianto Gianfranco Scognamiglio, riferì di un boom edilizio stravolgente che si poteva apprezzare salendo sulla cima del monte a Groppallo per ammirare le differenze di panorama di anno in anno.
In quel giorno si esibì lungo viale Europa la banda musicale di Piacenza diretta dal maestro Scala che pian piano si portò sul sagrato della chiesa; il concerto poi si orientò anche verso il monumentale cimitero per rendere omaggio ai defunti, molti dei quali erano degli emigrati del posto, provenienti principalmente dalla Francia, riportati “a casa” dai loro cari.
L’animazione pomeridiana fu invece molto intensa con gruppi di ragazzi davanti alle bancarelle dei giocattoli ma non mancavano i banchetti dei gelati, delle angurie e delle bibite.
Le automobili, parcheggiate in ogni angolo di Barsi come già scritto, portavano per la maggiore la targa francese a segno del forte legame tra Groppallo e i suoi emigranti d’Oltralpe.
Tutto il giorno fu un via vai di persone, un momento d’incontro tra emigrati e residenti giunti da ognuno dei settanta villaggi di Groppallo per scambiarsi notizie, commenti e saluti.
Protagonista di quel lunedì 15 agosto 1960 fu certamente la signorina Mariuccia Villa, interprete e indossatrice, originaria del territorio di Groppallo ma traferitasi a Firenze; fu tratteggiata molto alta, bionda, slanciata con gli occhi dolcissimi che risaltavano in un viso di porcellana e si concluse la descrizione affermando che: “ha una pronuncia perfetta e non stima per nulla i concorsi di bellezza; vive in Toscana ma ogni anno torna volentieri a Barsi per trascorrere qualche giorno di vacanza”.
Nella stessa giornata si poté incontrare anche monsieur Luigi Roffi che da Parigi arrivò invece in aereo con la moglie; il Roffi fu uno dei più apprezzati e conosciuti mobilieri dell’Ile-de-France e al giornalista riferì che: “Non volevo assolutamente mancare all’appuntamento della festa a Groppallo e gli impegni parigini mi hanno costretto ad un’andata e ritorno con l’aereo. Partirò difatti domani stesso, ma un altr’anno spero di potermi fermare più a lungo”.
Questi sono ricordi di una Groppallo d’altri tempi, momenti passati che oggi difficilmente si potranno riavere ma grazie proprio a loro possiamo sognare e soprattutto riflettere sul futuro della nostra montagna.
Mariuccia Villa oriunda di Groppallo, indossatrice e interprete a Firenze (Foto di G.F. Scognamiglio -Libertà-)