Una Groppallo dalle tante popolazioni
Una Groppallo dalle tante popolazioni
Nel pomeriggio di domenica 25 agosto, nell’incantevole cornice della chiesa di Groppallo a mille metri di altitudine, si è svolto un interessantissimo seminario di storia locale organizzato dal Gruppo Archeologico Val Nure.
Grazie all’ospitalità di don Gianrico Fornasari, che ha messo cortesemente a disposizione l’imponente santuario, si è potuto assistere ad un raro evento culturale che ha dato sin da subito un ottimo riscontro poiché la chiesa si presto affollata di ospiti desiderosi di ascoltare i quattro conferenzieri.
Il primo a parlare è stato lo scrittore groppallino (per metà di Sassi Maddalena e metà di Coletta) Claudio Gallini, già conosciuto ai più per le sue già celebri pubblicazioni: “Antico Borgo Coletta” e “Il castello di Boli”.
Gallini ha presentato i risultati di una sua ricerca sull’oratorio di Groppazzolo, studio che rientra in un lavoro molto più ampio che tratterà tutti i diciotto sacelli che sono esistiti nel corso dei secoli sul territorio parrocchiale di Groppallo.
Groppazzolo, espone Gallini, conserva difatti l’unico oratorio dotato di torre campanaria della parrocchia, uno dei più antichi, che cambiò devozione da San Carlo Borromeo a Santa Maria Maddalena già dal XVII secolo.
Il secondo relatore è stato invece Gianpiero Devoti che ha presentato una chiara panoramica della zona di Groppallo dal Paleolitico sino al Medioevo, soffermandosi in modo particolare sui ritrovamenti avvenuti principalmente sul monte Castellaro, proprio ove sorge la chiesa di Groppallo, e in altre zone limitrofe. Il lavoro di Devoti, congiuntamente a quello degli altri soci del GAVN, ha permesso di fare luce sull’antica storia di questa territorio.
A seguire ha preso la parola Claudia Martinelli che ha presentato una ricerca su Groppazzolo attraverso i dati rilevati dagli antichi Estimi Farnesiani già dal XVI secolo; la relatrice ha tratteggiato una visione di allora sulla situazione economica, sociale e famigliare di questo borgo.
L’incontro, finito nel tardo pomeriggio, si è invece concluso con l’intervento di Domenica Morisi che ha tenuto a precisare come le denominazioni toponomastiche si siano saldamente fissate nel tempo dalla loro ideazioni sino ai giorni nostri.
Al termine delle quattro relazioni don Gianrico Fornasari ha voluto ringraziare i quattro studiosi nella speranza che si possano ripetere interventi come questo, molto importanti per il senso di comunità che possiede la parrocchia di Groppallo.